Questo articolo lo scrivo appositamente per i miei colleghi e per le aziende o social media manager che non hanno idea di cosa voglia dire lavorare nel mondo digital o dei social.

C’è tanta confusione attorno a questo mondo, ed io per prima non mi sono data il giusto riconoscimento per il mio lavoro. Solo dopo essermi confrontata con altri content creator ho capito il valore del mio lavoro ed ora vorrei provare a spiegarlo anche a chi non ha ben chiaro come funzioni il mondo social.

Spiego in cosa consiste il nostro lavoro

Prima di essere una content creator sono stata (e sono tutt’ora) una blogger. Tutti i 1.000 e passa articoli scritti sui blog (questo e disciules.it/blog) sono stati scritti per voi, per i lettori, e gratuitamente. La gavetta di noi blogger consiste quindi nel lavorare anni non pagati, per mettere in piedi il nostro progetto. Lo stesso avviene con i social; passi i primi anni (ora con Instagram confermo che basti anche solo un anno) a rincorrere eventi, destinazioni o prodotti per creare il tuo portfolio. Spendi ovviamente più del dovuto perché anche se si tratta della tua passione, per creare un profilo di viaggi o di cosmetica bisogna sicuramente fare un bell’investimento iniziale. Non è infatti pensabile fare “un viaggetto ogni tanto” per diventare travel influencer. Alla fine costruisci la tua fanbase e con essa arriva la possibilità di lavorare.

Questo giusto per fare un recap alle persone che leggendo questo articolo non riescano a comprendere il perché delle cifre che andrò ad elencare in seguito.

Per farlo diventare infatti un lavoro vero e proprio, bisogna diventare noi stessi il nostro brand e lavorarci su ogni giorno.

Quando guadagna un professionista

Entriamo subito nel vivo del discorso. La domanda che ho posto è “quanto guadagna un professionista di qualsiasi settore che lavora in proprio /freelance? Ho posto questa domanda perché forse se mi rivolgo a te che sei muratore, imbianchino, elettricista etc capirai quante fatture ci vogliono per fare uno stipendio.

Un professionista non può vivere con meno di 3-4.000€ lordi al mese (guadagno minimo, che ovviamente al netto sono quasi la metà). Non starò sicuramente a dilungarmi sul perché, ma menzionerò le vacanze non pagate, la maternità, la perdita del lavoro in caso di malattia/incidente e la possibilità di non ricevere più lavoro da un giorno all’altro.

A questi un influencer deve aggiungere il denaro necessario da investire nel proprio settore (viaggi, cosmetica etc) in quanto si tratta di un lavoro che ha bisogno di continuo aggiornamento e continuità. Mentre infatti un imbianchino non ha bisogno di aggiornare le proprie competenze ed i materiali bene o male rimangono uguali di mese in mese, un content creator dovrà sostenere i costi per il materiale (videocamera, drone etc) e quelli ad esempio per viaggiare e mostrare alla community posti nuovi.

Piccola polemica per quelli che “non è un lavoro il vostro”

Bella fatica, direte voi! è molto più dignitoso che il sudore della fronte provenga dal pitturare muri ed aggiustare tubature (non ce l’ho con queste categorie, sono davvero le prime che mi sono venute in mente) piuttosto che guadagnare organizzando itinerari, viaggiando, creando contenuti, creando corsi digitali, facendo montaggio video etc.

Ed infatti questi influencer non servono a nessuno, proprio come gli articoli gratis che leggete prima di partire per un viaggio ad esempio. E qui chiudo la polemica perché potrei dilungarmi troppo.

Tariffario Social per Instagram

Ho visto tanti colleghi accettare lavori sottopagati ed anche io inizialmente non capivo bene quale fosse la tariffa giusta. Credo che questa venga definita con il passare del tempo e sondando l’interesse delle persone che ci segue. Per me oggi infatti sarebbe impensabile pubblicare dei contenuti che non sono più in linea con il mio profilo, mentre fino a qualche tempo fa non avevo problemi. Non avevo la percezione del mio pubblico e pensavo che “valesse tutto”.

La coerenza con il contenuto pubblicato invece è probabilmente la cosa più fondamentale a cui fare attenzione. Un po’ come se la Apple mettesse sul mercato un triciclo o una tenda da campeggio. Vi verrebbe da ridere, no?

Detto questo, ognuno deve darsi il proprio valore. Se il content creator è il tuo lavoro principale, non è pensabile lavorare per meno di 30/50€ all’ora.

A questo va aggiunto il costo della pubblicazione sul proprio social tenendo in considerazione nel preventivo eventuali richieste extra come: ricondivisione del contenuto, diritti Adv, tempistiche, trasferte etc.

I prezzi sono ideati da me sulla base della mia esperienza. I content creator sono liberi di chiedere il prezzo che ritengono opportuno, raddoppiando anche le mie stime.

Cosa bisogna tener conto per ogni stima?

  • media reach ultrimi 30 o 90 giorni
  • il settore / la nicchia e se compatibile (in target) con il brand
  • views dei post e stories
  • autorevolezza del proprio profilo / persona
  • lavoro, sforzo e creatività richiesta dal brand
Numero seguaci. Richiesta Costo Stories Costo Reel/Post
0-10k Valore2 100-200 150-300
10-50k Valore2 200-600 300-900
50-100k Valore2 600- 1/2k 1k-3k
150-300k Valore2 1k-4k >2k

Seguici sui social!

Ci puoi trovare su Instagram sotto il nome di @my.trip.map per i viaggi worldwide e @disciules per quelli nel Nord Italia.

Su Facebook sono mytripmaps



Prenota le attività


Per vedere questa sezione abilita la pubblicità sul sito

Questo sito contiene link di affiliazione ai prodotti. Potremmo ricevere una commissione per gli acquisti effettuati tramite questi collegamenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *