Se bazzicate nei blog Americani vi sarete accorti che va un po’ “di moda” pubblicare quanto si riesce a guadagnare con il proprio blog. La strategia è potente; mostrando quanto vali alle persone attirerai ancora più persone incuriosite di sapere come hai fatto. Questo non vuol dire però che le loro stime siano false, anzi. Ogni dichiarazione viene sostenuta grazie ad immagini esplicative e suggerimenti a servizi di affiliazione per provare a raggiungere gli stessi numeri.

Non tutti però guadagnano cifre da capogiro. Un buon 70-80% guadagna circa sui 1000 dollari al mese (Blog in lingua inglese) ma il restante fa dai 50k ai 150k…. al mese.

Da 1000 a 150.000$ al mese

Per scrivere questo articolo ho fatto molte ricerche su come altri blogger riescano a fare soldi online e offline. Di post Italiani ne ho trovati davvero pochi (che riporto più in basso) così le mie ricerche si sono orientate verso i blogger d’oltreoceano. 

Sei un blogger che è bloccato nel trovare modi per rompere gli schemi e trovare nuovi flussi di reddito online? Hai bisogno di ispirazione per fare il salto nel mondo del fare soldi da qualsiasi luogo?

Sicuramente il modo migliore per imparare qualcosa è leggere, approfondire, vedere come gli altri lo fanno e guardare dietro le quinte.

Spesso siamo troppo concentrati sul nostro piccolo mondo e sulla nostra nicchia e settore di blog in cui ci troviamo, senza renderci conto del potenziale che potrebbe esserci guardando fuori dagli schemi ed in altri settori per imparare da loro. Se siete dunque travel blogger è chiaro che il guadagno “viaggio pagato perchè scrivo del vostro hotel sul mio blog” è l’ultima fonte di guadagno si riuscirà ad ottenere.

Viaggiare sponsorizzati?

Più che un “venire pagati per viaggiare” o pernottare gratuitamente nei migliori hotel del mondo perchè scrivo loro una recensione, viene riconosciuta la fama della persona in quanto tale (e non tanto in base ai followers, che rimangono comunque un buon segno di popolarità della persona)

Solitamente questo tipo di sponsorizzazioni non sono dirette ai travel bloggers ma a qualsiasi tipo di influencers, ancora meglio se conosciuti nel mondo offline (solitamente i travel bloggers sono di nicchia e non mettono la loro faccia come primo appeal della pagina) e con tante persone che seguirebbero quella persona ovunque. Un travel blogger può dare l’ispirazione di viaggio, ma se offro un viaggio gratuito alle terme ad un calciatore o ad una fashion blogger penserò (e forse avrò?) più riscontro.

Ecco sgretolarsi il nostro sogno di “viaggiare gratis“.

Ma…non quella di viaggiare sponsorizzati.

Non è di certo il primo metodo di guadagno di un travel blogger ma può diventare (dopo tanti anni o con un progetto concreto e solido) un bel mezzo per vivere. Solitamente in Italia chi viaggia sponsorizzato lo fa per un periodo limitato di tempo in quanto l’interesse per le grandi imprese nel tempo tende a scemare.

Risulta chiaro che non si possa vivere di viaggi sponsorizzati, ma sono una buona idea (se ve ne viene in mente una) per farvi conoscere. Gli esempi Italiani che posso citarvi sono i viaggi per l’Italia in bicicletta di Prendimingiro oppure il viaggio in solitaria di una travel blogger che ha deciso di fare il giro del mondo in un anno. In questo caso bisogna stilare un piano, contattare i possibili investitori e sponsor ed avere coraggio anche di fallire.

Ma passando oltre…

I guadagni online vanno ben oltre i viaggi sponsorizzati.

Dobbiamo capire che Il mondo del blogging e dell’imprenditoria online è un mondo nuovo ed in continuo mutamento. Ciò significa che le cose cambiano continuamente, le formule di successo non sono definite e puoi creare anche tu le tue regole.

Si possono trovare molti insegnamenti tratti dalla lettura delle relazioni sul reddito di altri blogger. Sono un punto di riferimento incredibilmente interessante per coloro che vogliono iniziare a fare soldi online.

Fonti di reddito diverse

La diversificazione è la chiave in quanto più le entrate sono variabili e imprevedibili, più bisogna diversificare le proprie fonti di reddito. Più il reddito del tuo blog dipende da terze parti che non puoi controllare (affiliazioni, banner google), più devi gestire questo rischio aprendoti strade differenti di guadagno, non focalizzandoti dunque solo su di un canale (come potrebbe essere quello dei banner o quello delle affiliazioni di un solo brand).

Affiliazioni

Le affiliazioni sono il successo per quel che viene chiamato reddito o guadagno passivo. Ovvero “continuare a guadagnare anche quando non si è al pc a scrivere”. Le affiliazioni possono dividersi in affiliati, ebook, webinar, corsi di formazione etc.

Il reddito passivo non è generato dal lavoro basato sul tuo orario (ovvero quanto lavori al giorno) ma dall’attività che avviene in background senza il tuo coinvolgimento. Questo non significa guadagnare senza aver fatto nulla in quanto per raggiungere un reddito passivo dovrai aver fatto un più che eccellente lavoro alle spalle ed aver creato qualcosa di unico o comunque davvero molto interessante.

La chiave del successo online?

Questo non si applica solo al mondo dei blog ma nel mondo di internet in generale. Per farti un esempio di reddito passivo a grandi cifre ti mostro quanto guadagna chi vende il proprio template per wordpress su portali online come themeforest. Questo prodotto ha venduto circa 385,309 copie per 39 dollari l’una. Un totale circa di 15.000.000 dollari solo nel 2017. Certamente per creare un prodotto così valido alle spalle ci dovrà essere un team altrettanto forte, che provvede all’aggiornamento dello stesso periodicamente. Se andiamo infatti sul sito internet dell’autore vediamo che il team è composto da  12 persone (non sappiamo in quanti abbiamo collaborato) in ogni caso, potevano essere anche in 100 che la cifra guadagnata era comunque un bel malloppo. Questo esempio era per sottolineare due cose:

  • Per creare un buon prodotto online (o anche un buon blog) così come nella vita “reale” la collaborazione è molto importante, riuscire da soli è molto difficile e richiede un dispendio di energie abbastanza grande e per certi versi inutile.
  • Non basta creare qualcosa per poi lasciarlo “andare”. Far capire agli utenti che quel prodotto ha un valore, che viene speso del tempo per aggiornarlo ed essere sempre performante è una delle chiavi di successo.
  • Un buon canale di sponsorizzazione. Themeforest è una delle più grandi piattaforme alle quali tutti i web designer del mondo si rivolgono per ottenere risorse. Aver pubblicato il tema li (seppur lasciando al sito una percentuale sulle vendite) è stata forse la mossa decisiva per il successo. Se fosse rimasto un prodotto svolazzante per il web sarebbe stato difficilissimo ritrovarlo. Ed anche dopo averlo trovato nessuno avrebbe potuto darmi la certezza della qualità del prodotto. In questo caso abbiamo le testimonianze degli utenti e delle milioni di persone che lo hanno già testato e che sappiamo essere persone reali. Cerca quindi sempre la tuà comunità online ed interagisci con essa.

L’arte di insegnare anche quel che non si sa

È interessante notare che alcuni dei blog più famosi o comunque con entrate più alte fanno la maggior parte delle loro entrate dall’insegnamento su come avere successo (nella vita o online) indipendentemente da quale fosse la loro nicchia originale.

Prendiamo ad esempio Aranzulla (tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta nella vita, nel caso tu non sappia chi sia il problema principale è che non navighi nel web); ha insegnato praticamente a tutti a fare qualsiasi cosa! Come faceva Aranzulla a sapere tutto di tutto? Si è chiaramente laureato all’università di tuttologia.

Scherzi a parte, Aranzulla ha semplicemente preso i tutorial che esistevano già online e li ha resi disponibili alla portata di tutti. Ha rielaborato, riscritto, fatto ricerca e prodotto tanto contenuto online. Ai tempi c’è da dire che non c’erano molti blogger ed essersi approcciati al web per primi ha dato sicuramente un vantaggio. Ora le cose sono diverse, non serve produrre materiale ma serve ormai materiale di qualità nel web.

Esempi di successo

Ad esempio una blogger Americana ha realizzato oltre $ 45.000 nell’ultimo mese dalle commissioni di affiliazione tramite solo Bluehost , il servizio di hosting per siti web. Come? consigliando alle persone che avevano voglia di cimentarsi in questa avventura il modo migliore per iniziare un blog. Questo non vuol dire che abbia detto una bugia; consigliare step by step la creazione di un blog scegliendo un prodotto rispetto che un altro è un modo del tutto lecito. Se poi quel prodotto non fosse il migliore l’utente se ne accorgerebbe da solo e chi lo ha consigliato perderebbe di credibilità. Questo non significa che Bluehost sia necessariamente il migliore, ma forse era il migliore nell’ambito di consiglio per quella specifica cosa.

Chiaramente il titolo “insegnare quel che non si sa” era una sorta di provocazione. Ormai tutto è alla portata di tutti e basta informarsi su un argomento per poi riuscire a parlarne e suggerirlo alle altre persone. Io stessa per esempio spesso realizzo tutorial online su “come usare determinate app” nel momento stesso (o poco dopo) averle provate.

L’unione fa la forza

Ecco dunque che il tema di aiuto reciproco ritorna ad essere uno dei temi principale per il guadagno online. Bisogna essere soprattutto dei buoni venditori o affidarsi ad essi per riuscire a vendere i propri prodotti online. Come? Aiutandosi a vicenda.

Molti dei blog più famosi consigliano post e prodotti creati da altre blogger come loro.

I blogger comprano e raccomandano reciprocamente i prodotti e ne ricavano una commissione, così allo stesso modo ricavano una commissione su qualsiasi tipo di prodotto decidano di sponsorizzare sul proprio blog. Questo è sicuramente un metodo più proficuo per monetizzare piuttosto che scrivere post commissionati da terzi. Il problema che rimane è che per fare una cosa del genere avrete bisogno di un blog già avviato e di grande impatto per poter coinvolgere più persone possibili, altrimenti qualsiasi cosa che avrete da vendere o sponsorizzare rimarrà in un articolo letto da nessuno.

Investire..tempo, denaro e riconoscibilità

Si pensa sempre di avevr bisogno di molto traffico per avere una grande rendita, ma in realtà trovi in ​​alcune nicchie ben pagate. Ho visto RPM (entrate per 1000 impressioni) che vanno da $ 6 a $ 20 per alcuni blogger. Quindi se hai un traffico di 100.000 visualizzazioni al mese devi aspettarti da $ 600 a $ 2000 al mese. 

A differenza del tipico lavoro da 8 ore in un’azienda in cui le tue giornate sono più o meno le stesse, il mondo dell’imprenditoria online e dei blog è molto imprevedibile, continua a cambiare e richiede di reinventarsi continuamente.

Non esiste successo senza investimento, che si tratti di tempo, di denaro o di entrambe le cose. Forse avere un blog potrebbe sembrare all’inizio un piccolo investimento rispetto ad una qualsiasi attività offline, ma il lavoro da fare per raggiungere un’attività offline è decisamente maggiore. Questo perchè creare un blog è come comprare un pezzo di terreno, ed a tal proposito migliore è il terreno e le fondamenta sul quale costruirai la tua attività maggiori saranno le possibilità di successo nell’immediato, ecco perchè se sei deciso al 100% ad iniziare la tua attività sul web avrai bisogno di un buon terreno. Quando parlo di terreni parlo virtualmente di hosting. Un sito performante e pubblicato online su di una piattaforma eccellente ti darà subito modo di farti riconoscere come “professionista e non come principiante del web.” Per questo caso ho scritto un articolo per creare il tuo blog con bluehost (o qualsiasi altro hosting, che sia comunque di buon livello)

Come creare un travel blog su WordPress facilmente con Bluehost

Non esiste successo senza “faccia”; questo significa che se sei in procinto di creare un travel blog la tua immagine personale potrebbe essere un fattore importante per la riconoscibilità del tuo brand. Puoi crearti un alias (come ha fatto ai tempi the blonde salad) così da essere riconoscibile in ben 2 maniere differenti, puoi giocare sul nome del tuo blog o sul tuo.

Chi guadagna di più?

La ricerca online porta ai seguenti risultati:

– Il 90% ha sede negli Stati Uniti

– Il 90% non è nomade, lavora da casa (o un piccolo ufficio)

– Sono in nicchie specifiche: Digital Marketing, Finanza, Genitori / famiglia, Cibo e una piccola percentuale di lifestyle / fai da te / home blogger.

Questo non vuol dire che la nicchia che hai scelto non sia remunerativa. Il mercato cambia in continuazione e se hai una buona idea di marketing in mente non vedo perchè tu non debba provare.

Come guadagnano quindi? Dalla ricerca emerge anche che praticamente nessuno dei blogger che guadagnano di più ricava un guadagno sostanziale dai social media. Vediamo alcuni profili su instagram che hanno praticamente ogni post che pubblicano sponsorizzato. Questo significa un’entrata dai 3.000 ai 10.000 dollari (c’è chi dice addirittura 21 mila dollari per Chiara Ferragni) ma nonostante questo, tutto ciò non rappresenta la principale entrata dei blogger. Vediamo più avanti le tipologie di entrate.

Non si può fare quindi una media dei guadagni in quanto diciamo che il 70% degli Americani guadagna sui 1000 dollari mentre fa dai 50.000 ai 150.000. Ed il 20% di questi è un blog su come fare soldi online.

Questo per quanto riguarda gli Americani. E nelle altre parti del mondo? Per esempio quelle più povere?

Nei paesi più poveri è più difficile in quanto ci si rivolge ad un pubblico più povero. Se però il blog è in inglese il discorso cambia. In India la media è dai 3 dollari ai 100 al mese. Escludendo uno dei blog più famosi (ancora, su come fare soldi) di Shoutmeloud.

Inoltre, dipende anche dai mercati di contenuti che hai collegato per monetizzare il tuo blog. Alcune piattaforme come Blogmint offrono ampie opportunità di guadagno ai blogger consentendo loro di fare offerte su diverse campagne di blogging gestite dai marchi.

Non ci sono praticamente blogger in questo riepilogo di reddito nelle più grandi nicchie online come i viaggi o la moda. Si tratta di nicchie in cui la condivisione di dati sul reddito è disapprovata e guardata dall’alto in basso da colleghi e in cui parlare di soldi invece che di moda è visto male in quanto stanno “vendendo” un’immagine, la propria immagine, e l’essere un imprenditore di successo non fa necessariamente parte di quel sogno. Dall’altro lato, i blog nella nicchia della finanza personale sono inclini a parlare di soldi, quindi molti dei blogger pubblicano rapporti sul reddito.

Se volete prendere parte al sondaggio sui Travel Blogger o vedere i risultati potete cliccare qui

Perchè il mio blog di viaggi non decolla

Il web nonostante sia relativamente giovane, è ormai zeppo e stracolmo di articoli di tutti i generi. Bisogna quindi diversificarsi dagli altri. Pubblicare foto di un luogo visitato spesso non è abbastanza in quanto è una cosa che potrebbero fare tutti. Cerca dunque il modo in cui potresti diversificarti dagli altri.

Guadagnare con le affiliazioni

Una lista di alcuni siti per le affiliazioni (ed il guadagno di una blogger Americana)

Affiliate income – $69,878.11 total: 

  • Bluehost – $47,060.00
  • Survey companies – $14,098.50
  • MOTIF Investing – $1,472.00
  • SEO Training Course –  $1,207.80
  • How To Work From Home Selling On Amazon FBA – $1,161.50
  • Ebates – $1,000.00 (estimated as this is a tiered affiliate program)
  • Bookkeeper Business Academy – $740.75
  • Izea/SponsoredTweets – $320.00
  • Make Money Proofreading By Becoming A Freelance Proofreader – $302.56
  • Personal Capital – $300.00
  • Uber – $240.00
  • $5 Meal Plan – $ 224.70
  • Digit – $195.00
  • Ibotta – $180.00
  • ConvertKit – $147.90
  • Amazon – $221.60
  • Miscellaneous affiliates – $497.00

Per ognuna di queste voci più avanti riporterò una serie di tutorial su come utilizzarle al meglio. Rimanete quindi aggiornati! Diventa fan su facebook

Perchè in Italia non si guadagnano queste cifre

Non è esattamente così, ma si conoscono solo o le persone che guadagnano tantissimo o gli altri che per tacito assenso guadagnano poco. Questo perchè in Italia non si è trasparenti come all’estero nel comunicare quanto realmente si riesce a guadagnare online, c’è molta gelosie sulle strategie ma soprattutto c’è ancora molta ignoranza lato web. Se scrivete un blog in Italiano vi leggeranno molte meno persone, che per lo più non sanno usare internet e non credono ancora nel loro potenziale. Ecco dunque che qualsiasi strategia avevate in mente finisce in fumo.

L’italia e l’ignoranza del web

Ho provato davvero tante volte, ed in tutti i modi (non avendo fatto un corso di marketing forse sbaglio nel modo di pormi) ma non ho incontrato molte persone interessate ad espandere la propria attività sul web in modo serio. O lo fanno le grandi aziende che hanno possibilità di spendere (perchè come tutti i grandi lavori, anche quello di affermarsi sul web richiede tante capacità e quindi un professionista pagato) altrimenti ciò che di solito sento dire è “si sarebbe interessate, prova a chiedere a X come fa ad avere così tanta visibilità online” oppure “si sono interessato, ma non interessato a spendere”

Quanto mi piacerebbe fare i loro numeri…chissà come fanno

Tutto ciò è come sentirsi dire “vorrei poter abitare in una bella casa ma non ho intenzione di spendere”. Tutto questo discorso lo sto facendo pensando alla mia attività di web designer, quando si parla in giro di “affermarsi sul web”, “pubblicità online” viene in mente solo una cosa “google adwords” senza sapere che internet è un mondo e google adwords o facebook non sono il tutto. “fai fare a loro, sponsorizziamo i nostri post sui social”, e questo è il modo per farsi pubblicità. Ormai anche se spendi fior di quattrini per la tua pubblicità su Facebook non ne ricavi molto, ecco perchè devi cambiare strategia. Come? Affidandoti ad un professionista del web o informandoti tu stesso (se fai questo di mestiere). L’ignoranza dei tuoi clienti è ciò che in parte ti blocca nel riuscire a vendere il tuo infoprodotto o tutorial online. Per questo più che un professionista del web bisogna essere dei buoni venditori.

Quanto si guadagna in Italia

Chiara Ferragni e il suo fashion blog “The Blonde Salad” nel 2016 ha fatturato 10 milioni di euro.

Qui un articolo de “Il fatto Quotidiano” (che invece guadagna solo con i banner dal momento che il sito è diventato illeggibile)
 Internet marketing, gli italiani che guadagnano 25mila euro al mese

Come? con un guadagno passivo. Che non vuol dire “senza fare niente” perchè alle spalle di questo guadagno si è lavorato sodo per la creazione di un info prodotto o di un tutorial online. Semplicemente si continua a guadagnare nel tempo fin quando il prodotto non sarà diventato “obsoleto” (e purtroppo/per fortuna di questi tempi tutto cambia molto velocemente; una guida instagram di 1 anno fa non è più recente e quasi inutile. Ecco perchè bisogna sempre cavalcare l’onda della novità)

Per sapere come guadagnare in Italia ti riporto sull’altro post

Quanto, Come e Perchè guadagna un blogger in Italia?

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7 commenti

  1. Interessante e dettagliato l’articolo, a volte penso che scrivere in italiano sia uno svantaggio ma poi mi rendo conto di quanto effettivamente la concorrenza in inglese sia spietata. E poi sì i guadagni sono elevati, ma c’è anche un lavoro enorme dietro!

  2. Interessante panoramica sull’universo del blogging e delle sue potenzialità. Mi sembra di capire che la personalizzazione unita all’originalità sia la chiave in grado di definire il successo. Non sono da dimenticare però le competenze e le conoscenze del singolo individuo: se non si investe in formazione non si può pretendere di diventare famosi!



  3. Spero che nel futuro saremo tutti più istruiti in fatto di internet perché come dici giustamente tu, l’ignoranza del potenziale cliente è spesso un freno. Poi secondo me è anche questione di velocità e iperflessibilità, con questi cambi di algoritmi puoi essere bravissima per un periodo ma devi saper resistere nel tempo. Nel mondo anglofono comunque ho l’impressione che anche l’utente medio sia più informato che in Italia!

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