Un treno verso sud, alla scoperta della Puglia inedita e delle sue tradizioni religiose.

Siete mai stati sui Monti Dauni?

Alla ricerca di una Puglia tradizionale, lontano dal baccano di agosto delle zone costiere, troviamo nell’entroterra i Monti Dauni ed i bellissimi borghi che ne fanno da cornice. Una puglia inedita, ricca di storia e tradizioni ci accoglie con tutta la meraviglia del Bello.

Ho avuto modo di vivere la Puglia autentica grazie al Press tour organizzato da Daunia Press Tour per assistere ai tesori e ai riti della Settimana Santa a Troia, in provincia di Foggia.

Dove siamo?

Di seguito la mappa che indica le città che abbiamo potuto visitare nei 5 giorni dei tour per la Settimana Santa.

Troia, Ascoli Satriano, Candela, Biccari e Lago Pescara.

In provincia di Foggia, a pochi minuti di distanza e sulle pendici del Subappennino Dauno.

La cittadina di Troia ospita uno dei rituali più antichi e particolari tanto da attirare visitatori da tutta la Puglia e molti stranieri.

I riti della Settimana Santa

La processione delle Catene

Inizia il nostro tour di Venerdì Santo, durante il quale assistiamo alla Processione delle catene; partendo dalla chiesa più antica della città, quella di San Basilio Magno, cinque penitenti escono uno dietro l’altro vestiti di saio bianco e cappuccio portando dietro a sé una croce e ai piedi delle pesantissime catene (circa 30kg per ogni gamba).

La processione mattutina si snoda lungo tutta la città e le vie del centro storico e viene seguita nel silenzio dei fedeli, ignari delle persone che si celano dietro a saio e cappuccio appartenenti alle stesse famiglie dai primi del 1700.

 Il significato dei penitenti con le catene

Il primo a portare le catene fu il Vescovo di Troia, mons. Emilio Giacomo Cavalieri, seguita dagli uomini di 5 famiglie della città (si dice fossero le più peccatrici) e dal quel momento dei primi anni del 1700 la tradizione antichissima si tramanda di padre in figlio lasciando agli eredi croce e catene ( sempre alla stessa famiglia, solitamente il primo / l’ultimo figlio maschio).

Le catene simboleggiano la schiavitù del peccato e per questo motivo è rimasta invariata la tradizione di portare un cappuccio bianco per coprire il volto in quanto non sono più le famiglie che devono espiare i peccati ma diventano simbolo dell’uomo stesso.

Abbiamo avuto modo di conoscere in via del tutto eccezionale uno dei penitenti (che è tradizione rimangano segrete le loro identità) per approfondire la conoscenza di questa tradizione. Ci è stato raccontato che i sai bianchi di alcuni risalgono a tempi antichissimi così come i cappucci, mentre la croce del primo penitente si dice essere la prima croce che si utilizzò per la processione.

Perchè 5? Ci possono essere molti motivi in quanto è un numero che ricorre spesso; 5 come le chiese di Troia, 5 come le piaghe etc.

La processione termina nella Cattedrale di Troia.

La Cattedrale di Troia
La Cattedrale di Troia

La processione dei Misteri

Arriva la sera…

e con essa la processione dei “Misteri” (Gesù morto portato in processione), il giorno di Sabato, dalla piazza antistante la Cattedrale, vengono portate in processione dalle cinque confraternite delle statue in legno a somiglianza di alcune stazioni della Via Crucis.

Cosa sono i misteri? I misteri sono i 5 gruppi statuari; il Bacio di Giuda e la Cattura di Gesù, la Flagellazione, la Coronazione di Spine, l’Incontro di Gesù con la Madre e la Crocifissione alla presenza della Madonna e San Giovanni. Una loro riproduzione in quanto gli originali in cartapesta sono conservati nel Museo Ecclesiastico Diocesano.

La marcia funebre viene seguita da un numero incredibile di persone tali da riempire tutta la città.

La processione è accompagnata, oltre che dalle confraternite vestite con colori differenti, anche da una banda funebre lungo tutto il percorso della città assieme al parroco che intona preghiere.

La processione dei Misteri

Domenica

L’ultima delle processioni è quella del Bacio che ha luogo la Domenica sera sempre nella piazzetta adiacente la Cattedrale di Troia.

La Processione del Bacio

Nel tardo pomeriggio della giornata di Pasqua ha luogo l’ultimo dei rituali nei quali la statua della Madonna, partendo dalla Chiesa di San Domenico incontrerà quella di Cristo risorto (in partenza dalla  Chiesa di San Francesco) sempre nella piazza. Viene chiamata la Processione del Bacio in quanto le due statue incontrandosi nel mezzo si avvicinano tre volte per poi culminare con la suggestiva scena del bacio nella quale il Cristo risorto si inchina per baciare i piedi della Madonna.

Processione del Bacio

Non è necessario essere credenti per rimanere estasiati dalla sentita partecipazione della folla e dalla bellezza di questi riti.

La banda è in festa e intona suoni pieni d’allegria.

Potete vedere un’anteprima delle processioni in questo video

 

I riti terminano quindi con la processione domenicale e piano piano la città si svuota. Rimane l’eterna bellezza di una città ricca di storia e tradizioni.

Scorcio della città di Troia

I borghi dei Monti Dauni – anteprima –

Ascoli Satriano

Tra i bellissimi borghi dei monti Dauni ho avuto la possibilità di vedere Ascoli Satriano, situata su un’altura e custode dei Grifoni (presenti anche all’Expo di Milano) nel Polo museale della città.

Si passeggia piacevolmente nella città ammirando i dettagli delle affascinanti architetture religiose che caratterizzano la città, così come la via principale che porta alla chiesa abbellita con fiori lungo tutta la sua via.

Chi sono i Grifoni? Sono i marmi di Ascoli Satriano,un complesso di reperti in marmo del IV secolo a.C. appartenuti ad una tomba dell’élite principesca dauna e rinvenuti nel territorio di Ascoli Satriano, ospiti del Museo Diocesano di Ascoli Satriano che occupa il piano superiore dell’ex Monastero di Santa Maria del Popolo.

Info Point:

“Nel Polo Museale – Museo Civico e Museo Diocesano – di Ascoli Satriano (Fg) si ammirano la collezione di opere d’arte sacra nel Museo della Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano; la mostra “Lo Spreco Necessario. Il lusso nelle tombe di Ascoli Satriano”, con i corredi funerari dauni più lussuosi rinvenuti in territorio ascolano; la mostra “Policromie del Sublime” con i marmi e gli splendidi grifi policromi restituiti dal Getty Museum; la sala dell’Apollo e del Bambino Cacciatore.”

Ascoli Satriano

Candela

Altrettanto caratteristica è Candela, anch’essa di origini antiche, è un borgo collinare di origini medievali situata tra il fiume Ofanto e il torrente Carapelle.

La città offre degli scorci davvero pittoreschi, composto da strette viuzze ed immersi nella cornice dei Monti Dauni che fanno da sfondo. il centro storico di Candela è ricco in testimonianze storiche che si possono apprendere in modo interessante e divertente grazie alla guida di “Candela da Scoprire” che ci ha accompagnato durante il percorso. Una passeggiata tra le stradine della città vi riporterà in altre epoche e potrete scoprire luoghi ed atmosfere sognanti.

Non dimenticate che è Candela che detiene il primato di strada più stretta d’Italia 😉 la “Trasonna”

Visitare Candela, così come tutti gli altri borghi tipici dei Monti Dauni significa oltre che autenticità anche sapore e gusto dei prodotti tipici.

Il nostro viaggio termina con la visita a Biccari e al Lago Pescara nel quale abbiamo preso parte ai fantastici percorsi acrobatici nel verde del Daunia Avventura.

Siete curiosi?

Rimanete connessi su mytripmap per sapere di più!

Seguici sui social!

Ci puoi trovare su Instagram sotto il nome di @my.trip.map per i viaggi worldwide e @disciules per quelli nel Nord Italia.

Su Facebook sono mytripmaps



Prenota le attività


Per vedere questa sezione abilita la pubblicità sul sito

Questo sito contiene link di affiliazione ai prodotti. Potremmo ricevere una commissione per gli acquisti effettuati tramite questi collegamenti.

10 commenti

  1. Non ci sono mai stata ma specialmente durante le feste locali e gli eventi tradizionali sembra che merita una visita

  2. che belle queste foto e che bello essere li proprio nelle feste. Io ci sono passata in un giro in moto, ma non sono risucita a vedere bene i paesini. cmq ho adorato la Puglia, che non è solo mare. Hai fatto bene a scrivere dei Monti Dauni, è una zona non molto conosciuta, ma che merita

    1. Ciao! ancora inesplorata merita una visita 🙂 (qual è il tuo blog ?) 🙂

  3. Bellissime foto e bellissimo racconto..
    Non conoscevo i Monti Dauni e devo dire che mi piacerebbe molto visitarli 🙂

    1. Ciao Federica, si meritano una visita assolutamente! (qual è il tuo blog ?) 🙂

  4. Veramente molto interessante e fuori dai classici giri turistici! Mi ricordano le processioni religiose siciliane. Conosco poco la Puglia, ma quando ci andrò cercherò sicuramente di assistere a chicche come queste 😀


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *